sabato 21 novembre 2009

sorpresa: pronti?....via!

Bene.
Abbiamo accumulato un certo numero di argomenti (ne arriveranno altri) su cui impostare la prima parte del workshop che è quella che partirà oggi, venerdì 20 novembre 2009.
Data storica per molti di voi. Infatti non credo che troverete più nessuno che vi chiederà di scrivere uno storyboard per un progetto di architettura........e vi assicuro che è un gioco che vi mancherà.
Ma tant'è. Quindi:
First Step: regole fenomenologiche

Abbiamo deciso la location della performance. Per una moltitudine di ragioni che non vi sto a spiegare, ma che molti di voi potranno facilmente immaginare, la location è stata scelta in Italia ed oltretutto qui vicino a noi. Questo, alla fine della fiera, essenzialmente perchè così riusciamo a dare un senso più compiuto al lavoro ed una più ampia visibilità.
Insomma, l'abbiamo fatto per voi.
Che per altro mi va benissimo, come ben sapete.
La città soggetto della nostra attenzione sarà Modena, di cui l'amministrazione ha manifestato già da tempo interesse a mettersi un po' in discussione e della quale, alcuni di voi, hanno già in portfolio indagini e dati, essendo stato teatro di progetti per Co.4 due anni fa.

Connection è un workshop che considera l'oggi in previsioni future. Considera la città di oggi e tenta di darne chiavi di lettura future. Considera, in particolare, cosa può innescare l'inserimento di un Hub di Transportation in un tessuto urbano. Gli squilibri iniziali, le tensioni superficiali e profonde, le rotture, le nascite e le morti, dei tessuti e delle cellule attorno alla ferita causata "dall'impianto chirurgico". Nel nostro caso dall'impianto di un "polo intermodale". Così, infatti, si chiama un sistema connesso di mezzi di trasporto differenti afferenti ad un unico ambito urbano (treni veloci, treni metropolitani, linee pubbliche a lunga percorrenza, linee pubbliche cittadine, taxi, autovetture private, moto e bici, nell'ordine nel nostro caso).

Modena ha già svolto un lungo lavoro di indagine attorno all'argomento che ha dato frutti esposti in una mostra circa un anno fa, di tipo prettamente urbanistico: quindi masterplan, essenzialmente, nei quali si suggerivano soluzioni per svariati ambiti della città. Tra questi anche quello che comprendeva la vecchia stazione FFSS, che è stato oggetto di ricerca di un team universitario sovrainteso dal prof. Porrino che ha esposto una soluzione (frutto di una lunghissima trattativa con l'amministrazione!) riassunta in un masterplan.

In CONNECTION non proporremo modelli alternativi di quel masterplan. Come vi ho già detto questo aspetto non ci interessa. Abbiamo abbondantemente criticato le metodologie di ricerca degli urbanisti nelle sedi opportune. Siamo sempre stati convinti che non esiste soluzione di continuità tra architettura e tessuto urbano, nel senso che le "pianificazioni" senza architettura non esistono e sarebbe meglio che venissero sostituite da alcune (poche) prescrizioni generali alle quali i progettisti dell'architettura e del paesaggio si dovrebbero attenere nello sviluppo congiunto delle soluzioni informali (nel senso letterale di non-formali) che le esigenze del momento richiedono.
Questo è lo stato dell'arte. Ma il terrore di abbandonare posizioni difensive è incommensurabile e per adesso non si vedono riscontri interessanti alla questione.
In CONNECTION proporremo una visione architettonica del disastro che succederà con quell'impianto. Meglio, una serie di visioni del disastro che succederà. La parola disastro non è casuale. E' la preferita dal popolo del Bel Paese (ma anche in Europa non si scherza!) che la usa tutte le volte che qualcuno suggerisce innovazioni. E noi proporremo solo innovazioni. Quelle innovazioni che dovranno essere permesse dall'architettura e dal paesaggio che verranno realizzati in quel contesto, a prescindere dalle tracce fatte sul terreno da qualche tecnico comunale in vena artistica.

La performance sarà essenzialmente questa: originali video di 4/5 minuti nei quali saranno "ospitate" diverse soluzioni percettiv dell'architettura e, conseguentemente, del paesaggio che l'inserimento del nuovo HUB (il polo intermodale) ha causato nell'organismo città. Cioè performance di Architettura Contemporanea.
Stiamo tentando di organizzare una presentazione in una location speciale. Ne abbiamo alcune, vediamo cosa matura.
Prima di continuare, però, voglio sia chiaro quanto è importante capire che se avessimo inserito un altro tipo di "protesi"(un aereoporto, un centro commerciale, una rete della metropolitana) all'interno della Città le risultanze sarebbero state profondamente differenti. E questo in quanto l "regole fenomenologiche" che ci dovranno permettere di "decodificare" la complessità e dalle quali partirà il processo creativo legato al Workshop, forniscono, una volta applicate a casi specifici, risultati straordinariamente differenti gli uni dagli altri. E' il bello (ed il terrificante) dell'informalità.
Bene. Ma dove troviamo queste "leggi fenomenologiche" di cui stiamo parlando da tempo?
Chi fornirà questa merce rara e preziosa per il progetto dell'architettura oggi?
Per rendere più divertente il workshop, abbiamo deciso che sarete voi a fornirle. D'altronde siete voi che fate il workshop per tentare di migliorare un po' la vostra mediocre ed instabile capacità progettuale. Quindi ci è parso didatticamente ineccepibile fare in modo che alla fine almeno capiate di cosa stiamo parlando.

First Step: regole fenomenologiche.
Vi spiego cosa succederà in termini operativi. Il primo step. da oggi 20 novembre 2009 a mercoledì prossimo 25 novembre 2009, sarà da vo impiegato per realizzare una prima fase, direi fondamentale, del workshop e cioè la creazione, da parte di ognuno di voi, di un opera finalizzata ad offrire una interpretazione della complessità urbana contemporanea. Nel miglior spirito di Co.4 non imponiamo nessun vincolo a come la realizzerete. Totale libertà.
Eccetto che per il fatto che ogni lavoro avrà l'attenzione dello staff x 2 (due) minuti. Cioè verrà letto (se è uno scritto) per due minuti, verrà visionato (se è un'immagine o un video) per due minuti; verrà ascoltato ( se è un file audio) per due minuti. Vi consigliamo perciò di progettarlo in modo da essere apprezzato tutto in due minuti. E' una scelta che abbiamo fatto con la volontà di ottenere dei lavori raffinati. A buon intenditor............
Vi chiediamo di chiamarla con un "motto" o un nome o un codice, come preferite. E' per averla + o - anonima sul tavolo.
Va consegnata entro mercoledì 25 sera a noi via mail. Quella sera ci troveremo qui in Studio da me e sceglieremo gli 8/10 per noi meglio riusciti, condividendo con gli amici di SOM il lavoro via Skype.

Questo primo step servirà a selezionare 8/10 opere (ed i loro autori) attorno alle quali faremo "crescere" la seconda fase che consisterà nella generazione di 8/10 gruppi di lavoro che dovranno redigere uno storyboard (che sarà una sorta di copione cinematografico) da cui, ogni gruppo, ricaverà, infine, il video che verrà presentato. Per certi versi è un'evoluzione di alcune esperienze fatte a Co.4. In quei casi gli obiettivi erano generici. Qui cerchiamo di farvi progettare dell'architettura di elevata qualità secondo canoni di avanguardia. Un upgrade, appunto. Poi vi spieghiamo come si procederà alle fasi successive.
Dimenticavo: CONNECTION è un workshop serio.


Buon lavoro e a mercoledì.


MP

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